All’interno della riforma fiscale a cui il governo Meloni sta lavorando non ci sarà il Redditometro. Contrariamente a quanto era stato dichiarato nelle settimane precedenti, questo strumento è passato in secondo piano. Il motivo è che, secondo la premier, avrebbe messo una lente di ingrandimento sui cittadini onesti, mentre l’obiettivo del governo è quello di colpire i gradi evasori.
La misura, per ora, è sospesa.
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Niente Redditometro, il dietrofront del Governo
Il Redditometro non ci sarà. Dopo un giorno dalla sua proposta, Giorgia Meloni ha deciso di “cancellare” la proposta di reintrodurlo. Il decreto ministeriale che lo conteneva, quindi, è stato sospeso. La premier ha spiegato che la misura va a sfavore dei cittadini e che saranno proposte nuovi strumenti per scovare i grandi evasori e non i contribuenti in regola.
Meloni ha sottolineato che il focus sarà sui “nullatenenti che girano col SUV e vanno in vacanza con lo yacht”, evitando di controllare le spese dei cittadini onesti. La premier ha ribadito il suo impegno ad apportare modifiche, se necessario, per garantire che le misure fiscali non penalizzino ingiustamente i contribuenti onesti.
Come funziona il Redditometro
Il Redditometro è uno strumento fiscale che serve ad rilevare se ci sono delle incongruenze tra quanto dichiarato al Fisco e quanto si spende concretamente. Questo strumento non si basa su un calcolo prettamente matematico ma su un complesso di parametri a confronto. Ad esempio sono valutati nel Redditometro il costo della vita, i componenti del nucleo familiare, i risparmi in banca, le entrate e le uscite sul conto corrente. Il decreto che proponeva il ritorno del redditometro, però, come anticipato, è stato “affossato”.