Trattenuta pensione 5%: come evitare le trattenute ad agosto e settembre 2024

Mantenersi informati sulle scadenze e sulle procedure dell'INPS è essenziale per evitare problemi futuri.

A partire dai mesi di agosto e settembre 2024, l’INPS applicherà una trattenuta del 5% sulle pensioni collegate al reddito per quei pensionati che non hanno ancora fornito i dati reddituali relativi al 2020. Questa misura riguarda principalmente le pensioni integrate al minimo, le maggiorazioni sociali e le pensioni ai superstiti.

Perché viene applicata la trattenuta pensione 5%

La trattenuta, seppur minima, può avere un impatto significativo sul reddito mensile dei pensionati interessati. Tuttavia, è una misura evitabile attraverso la collaborazione e il rispetto delle scadenze imposte dall’INPS. È quindi cruciale che i pensionati coinvolti agiscano prontamente per fornire i dati richiesti e mantenere così la loro situazione pensionistica in regola.

Chi è interessato dalla trattenuta pensione 5%

La trattenuta pensione 5% interesserà i pensionati che non hanno risposto ai solleciti dell’INPS riguardanti l’invio dei dati reddituali del 2020. Si tratta di quei pensionati che, nonostante le ripetute richieste, non hanno ancora fornito le informazioni necessarie. Pertanto, l’importo delle pensioni di agosto 2024 e settembre 2024 sarà loro ridotto del 5%, calcolato sulla base dell’importo di luglio 2024. Dunque, un cedolino di agosto 2024 e settembre 2024 che rischia di essere più basso.

Come l’INPS informa i pensionati

Per informare i pensionati interessati, l’INPS ha inviato una lettera raccomandata. Questa comunicazione indica chiaramente la data del 15 settembre 2024 come termine ultimo per l’invio dei dati reddituali richiesti. È fondamentale che i pensionati rispettino questa scadenza per evitare ulteriori conseguenze.

Strumenti di supporto offerti dall’INPS

Per facilitare il processo, l’INPS mette a disposizione diversi canali di supporto. I pensionati possono contattare il servizio clienti dell’INPS, utilizzare il sito web ufficiale per informazioni dettagliate o recarsi presso le sedi locali per ricevere assistenza diretta. È importante non trascurare questi strumenti di supporto, specialmente se si incontrano difficoltà nella raccolta o nell’invio dei dati reddituali.

Come rimediare alla trattenuta pensione 5% entro il 15 settembre

Se i dati reddituali non vengono inviati entro il 15 settembre 2024, l’INPS adotterà misure più severe. Nei casi di pensioni collegate al reddito del 2020, la mancata comunicazione comporterà la revoca definitiva delle prestazioni. Per le pensioni ai superstiti, verrà applicata la fascia massima di abbattimento dell’importo della pensione, come previsto dall’art. 1, comma 41 della legge 335/1995. Inoltre, l’INPS procederà al calcolo e al recupero degli importi che risultano essere stati indebitamente percepiti.

Come inviare i dati reddituali richiesti dall’INPS

Gli interessati, per non subire la trattenuta pensione 5%, devono seguire attentamente le istruzioni fornite nella lettera raccomandata ricevuta dall’INPS. L’invio dei dati reddituali può avvenire tramite diverse modalità, tra cui servizi online dell’INPS o anche rivolgendosi a CAF/Patronato. È consigliabile verificare con attenzione quali documenti siano necessari e assicurarsi che le informazioni siano complete e accurate.

Come utilizzare i servizi online dell’INPS

Per accedere ai servizi online dell’INPS, è necessario essere in possesso di uno SPID, una CIE (Carta d’Identità Elettronica) o una CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Questi strumenti consentono di autenticarsi in modo sicuro sul sito dell’INPS e di accedere a tutte le funzionalità disponibili.

Procedura per l’invio dei dati reddituali

Una volta effettuato l’accesso, i pensionati possono utilizzare il servizio specifico per l’invio dei dati reddituali. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite sul sito e assicurarsi che tutte le informazioni siano inserite correttamente. In caso di dubbi, è possibile consultare le guide online o contattare il servizio di assistenza dell’INPS.

Il ruolo dei CAF e dei Patronati

I CAF (Centri di Assistenza Fiscale) e i Patronati offrono un supporto prezioso per i pensionati che devono inviare i propri dati reddituali. Questi enti possono aiutare a compilare correttamente i moduli richiesti dall’INPS e a inviare le informazioni in modo tempestivo.

Come scegliere un CAF o un Patronato

È consigliabile scegliere un CAF o un Patronato accreditato e con esperienza nella gestione delle pratiche pensionistiche. Molti di questi enti offrono servizi gratuiti o a costi ridotti per i pensionati, garantendo un’assistenza completa e professionale.

Importanza della corretta comunicazione dei dati reddituali

La trattenuta del 5% può sembrare una percentuale modesta, ma per molti pensionati rappresenta una significativa riduzione del reddito mensile. Questa trattenuta può influire sulla capacità di affrontare le spese quotidiane e rendere più difficile il mantenimento di una buona qualità della vita.

Prevenzione delle trattenute

Per evitare queste conseguenze, è fondamentale che i pensionati comunichino tempestivamente i propri dati reddituali all’INPS. La corretta e puntuale trasmissione delle informazioni permette di mantenere inalterati i propri diritti pensionistici e di evitare riduzioni indesiderate.

Leggi anche: Dove si evade di più in Italia: l’analisi della Cgia sull’evasione fiscale del 2021

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