Le dichiarazioni dei redditi sono state anticipate di due mesi rispetto al solito calendario, con il termine chiave fissato al 16 marzo, entro il quale i datori di lavoro devono consegnare ai dipendenti o collaboratori la Certificazione Unica, inviandola all’Agenzia delle Entrate per predisporre i modelli precompilati.
Le nuove scadenze stabilite dal Decreto sono le seguenti: persone fisiche e entità come Snc, Sas, studi associati, Srl, enti commerciali e non commerciali devono presentare il Modello Redditi e il Modello 730/2024 entro il 30 settembre 2024. Per il 2024, la data di invio del Modello Redditi è accorpata a quella del 730 con una proroga al 15 ottobre.
I contribuenti possono accedere al Modello 730 precompilato 2024 a partire dal 30 aprile, servendosi di un’identità digitale come Spid, Cie o Cns. Una volta effettuato l’accesso, è possibile visualizzare il Modello 730 precompilato e un prospetto riassuntivo dei redditi e delle spese presenti, insieme alle fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione.
La modifica o l’integrazione dei dati può avvenire dall’11 maggio 2024, data in cui si potrà inoltre inviare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate. Il Modello 730/2024 può essere annullato entro il 20 giugno 2024 qualora ci siano errori.
La deadline per la trasmissione della dichiarazione, sia ordinaria che precompilata, è il 30 settembre 2024. Si consiglia di seguire attentamente il calendario completo delle scadenze relative alla dichiarazione dei redditi del 2024.
Dal 2024, un numero più ampio di soggetti può presentare la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730, rendendolo accessibile a tutti i soggetti che non sono titolari di partita Iva. Tuttavia, chi è titolare di Partita Iva deve proseguire con l’utilizzo del Modello Redditi.
Per quanto riguarda il 730 precompilato, sono previste semplificazioni per i lavoratori dipendenti e i pensionati, con l’Agenzia delle Entrate che rende disponibili le informazioni direttamente ai contribuenti tramite un’apposita area riservata sul sito dell’Agenzia, consentendo loro di confermare o modificare i dati inseriti nella dichiarazione dei redditi.
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